8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

RIVIVERE DOPO UNA VIOLENZA

violenza sulle donne tra le mura domestiche

Sono milioni le donne italiane che sono vittime di botte dei loro compagni. Solo una piccola percentuale si fa coraggio e denuncia l’accaduto, ma spesso, la denuncia, non serve a marginare il pericolo. Eppure in alcuni casi parlarne e ricominciare si può.

In effetti sono ancora poche donne che si ribellano alla violenza domestica, per ricominciare di nuovo, sotto le macerie di un rapporto fallito, o meglio, proprio sbagliato. Per molte di loro, un primo ostacolo è anche la paura di non farcela, per la necessità di trovare un lavoro e mantenersi da sola. Spesso questa incognita di riuscire a mantenersi da sola è un vero freno, spiegano alcuni esperti.
Al principio alcune possono ripiegare sui propri genitori, farsi ospitare da familiari, o da strutture protetta, dove in qualche modo vitto e alloggio sono gratis, e nel frattempo ci si dà da fare per trovare un lavoro, fare mi primi colloqui, frequentare dei corsi formativi, ma poi? Inoltre non tutte hanno le spalle coperte dalla propria famiglia.
La Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne ha obbligato lo Stato italiano a mettere a disposizione, di chi ne ha bisogno, i mezzi necessari per tutelare le vittime di violenza. Spesso questi fondi sono bloccati dalla burocrazia.
Secondo gli ultimi dati della Corte dei Conti, i centri antiviolenza accreditati hanno ricevuto in media 5.862 euro all’anno, una cifra che basta giusto per le spese delle bollette.
Eppure nonostante tutto ci sono casi proprio eclatanti dove sono le stesse vittime a voler rimanere legate al loro aguzzino, anche quando si è superato ogni limite. Basti pensare all’ultimo episodio di violenza dell’11 gennaio 2017, a Messina, dove Ylenia Grazia Bonavera ha continuato a difendere il suo ragazzo, Alessio Mantineo, accusato di averla aggredita dandole fuoco.
Aiuti economici sono fondamentali per chi sta affrontando un percorso di uscita dalle ripetute violenze domestiche.
L’augurio è quello di rinascita.

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